AREA MARINA PROTETTA PUNTA CAMPANELLA: IL FALLIMENTO DEL CAMPO BOE ALLE MORTELLE

AREA MARINA PROTETTA PUNTA CAMPANELLA: IL FALLIMENTO DEL CAMPO BOE ALLE MORTELLE

AREA MARINA PROTETTA PUNTA CAMPANELLA: IL FALLIMENTO DEL CAMPO BOE ALLE MORTELLE

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Domenica infuocata quella appena trascorsa al compo boe delle Mortelle gestito dall’Area marina Protetta “Punta Campanella”.

Boe insufficienti, impossibilità dell’equipaggio del gommone dell’Area a gestire l’enorme presenza di imbarcazioni tre, quattro volte, superiori al numero delle boe, app per il pagamento di difficile accesso ma soprattutto numerose imbarcazioni all’ancora sotto la costa sulle foltissime praterie di posidonia.

E proprio la testimonianza di occupanti imbarcazioni, ormeggiate sui gavitelli autorizzati, parlano della scandalosa presenza di barche all’ancora fuori dalle boe, dell’impossibilità degli occupanti del gommone dell’Area Mmarina Protetta ( presente dalle 10.00 alle 15.00 sotto al sole cocente), e di un mega yacht che al salpamento dell’ancora ha portato con se enormi ciuffi di praterie di posidonia.

Un altro fallimento certificato  dell’Area Marina Protetta non in grado di gestire il gestibile ed addirittura come pontificato aila “rosa dei venti” dal Presidente e dal Direttore mister centoventimila euro all’anno, pronti ad organizzare tour turistici con la fantomatica “Scorfanella” in gestione per il passato ad un plurindagato armatore sorrentino ed il gozzo Punta Campanella in evidente e scorretta (entrano in zone ad altri vietate) concorrenza con società di navigazione, charter e semplici diportisti.  Il tutto in attesa di nuove boe a ridosso dell’Isca.

Urge commissariamento.

Gaetano Milone

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